Stock ittico

Insieme di popolazioni ittiche (o in certi casi frazione di popolazione) che vive in una determinata area geografica e viene sfruttata dalla pesca commerciale.

 

Bycatch o catture accidentali

Gli attrezzi da pesca più utilizzati spesso non sono selettivi, cioè non catturano in modo esclusivo una sola specie. Questo insieme di organismi catturati e non desiderati vengono scartati (spesso rigettati morti in mare) perché non commestibili o non richiesti dal mercato, o perché al di sotto della taglia minima legale o, ancora, perché chi le cattura non ha una licenza per la pesca di quella specie.

 

Overfishing o Sovrappesca

Quando una certa specie viene pescata in quantità eccessive che non garantiscono la buona conservazione dello stato di salute della risorsa, tale specie si dichiara sovrasfruttata o vittima di sovrappesca.

 

Omega-3

Insieme agli Omega-6 sono due acidi grassi insaturi che l’organismo umano non produce (essenziali). Vanno quindi integrati con la dieta, si trovano nell’olio di pesce, ma anche nella frutta e verdura (soia, piselli, legumi, broccolo, cavolo, insalata), negli oli (di lino, di noci e di colza), nei semi (noci e lino), nei cereali (germe di avena e di grano). Sono utili per prevenire malattie cardiovascolari letali e svolgono importanti azioni antinfiammatorie, di controllo della pressione arteriosa e di controllo dei trigliceridi nel plasma sanguigno.

 

Taglia Minima

E’ la lunghezza (o in certi casi il peso) raggiunto il quale un esemplare può essere commercializzato. Pescare e commercializzare esemplari sotto questa taglia (giovani o addirittura neonati, come nel caso dei “bianchetti”) significa negare loro la possibilità di riprodursi, almeno una volta. Questo aspetto è molto importante quando si tratta di pesce selvatico, in quanto la riproduzione di nuovi esemplari è l’unico modo in cui è possibile ricostituire lo stock già impoverito dall’attività di pesca.
A quelle specie per cui non è prevista una taglia minima si applica la misura di 7 cm ad eccezione di quelle che raggiungono lo stadio adulto prima di questa lunghezza (Aphia minuta, latterini o Acquadelle: Atherina spp., Marsioni. Pomatoschistus spp.) – D.P.R. 1639/98, artt. 87 e 93.

 

Zone di pesca

A volte per indicare la zona di pesca si utilizza un codice stabilito dalla FAO, ecco quelli più utilizzati sui nostri banchi di pesce:
21. Atlantico Nord Occidentale
27. Atlantico Nord Orientale
37. Mar Mediterraneo
51 e 57. Oceano Indiano

 

PCB

Sigla che indica i policlorobifenili, classe di composti organici inquinanti, persistenti nell’ambiente e altamente tossici.

 

Diossine

Dal punto di vista della nomenclatura chimica, sono una classe di composti organici eterocicli. Si tratta di una classe di composti a cui appartengono cancerogeni riconosciuti per l’uomo, ed alcuni dei più potenti composti tossici conosciuti.

 

Telson

Parte terminale dell’addome degli Artropodi, phylum al quale appartengono i crostacei.

 

Carapace

Corazza di chitina, impermeabile all’acqua e ai gas, con azione protettiva e di sostegno, presente in organismi come i crostacei.

 

Lista Rossa IUCN

Documento redatto dall’Unione Mondiale per la Conservazione, all’interno del quale sono state messe in evidenza le specie animali e vegetali a rischio di estinzione.

 

Bioaccumulo

Processo attraverso cui sostanze tossiche (per esempio il DDT e le diossine) si accumulano all’interno di un organismo, in concentrazioni crescenti man mano che si sale di livello trofico nella catena alimentare. Quindi i predatori che hanno vita lunga sono gli organismi con maggiore quantità di sostanze tossiche all’interno dei loro tessuti.

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